lunedì 5 settembre 2016

Non basta un No

Siamo stati sottoposti ad accuse di ogni genere: noi non siamo qui per un'iniziativa che vuole dividere il Pd. Non ci interessa il Pd come oggetto del nostro impegno, ma ci interessa il Paese. C'è un sistema democratico fortemente indebolito.
Abbiamo promosso questa iniziativa sulla base della richiesta proveniente da tante parti del Paese. Si tratta di una richiesta che secondo me allude anche ad altro. 
Io sono un suo grande ammiratore perché è capace di dire qualsiasi cosa. Ora dice che non può mettere mano alla legge elettorale perché è affare del Parlamento, ma è lui che ha messo la fiducia entrandoci a gamba tesa. 
...c'è un partito senza popolo e un popolo senza partito, al quale non vogliamo dare un partito ma un'occasione d'impegno civile ...

La puntata minima di D'Alema è su un risveglio delle coscienze che rigeneri l'elettorato del pd.
Quella massima è la creazione di un suo movimento o comunque di qualcosa che sappia di idee.
Per quello sembra avere come obiettivo gli interlocutori esterni al partito.
Sa che all'interno non può contare nemmeno su quelli che fingono di fare opposizione a Renzi.

Sin da ieri c'è stato il risveglio dei servi sciocchi del governo, che si dicevano sicuri sui giornali del fatto che il no di D'Alema sia un no contro Renzi.
E' un no contro il sistema Renzi.
Quello che ci racconta di un'Italia che non c'è, almeno non per noi, e di soluzioni miracolose che lui avrebbe portato. La riforma pasticciata che propongono lui e la sua corte, sarebbe la ciliegina sulla torta. Se l'Italia non è la Nord Corea, poco ci manca.

Non basta un No.
Ce ne vogliono tanti, per farci sentire di nuovo parte di un sistema democratico e trasparente.
Per farci sentire orgogliosi del nostro Paese.
A quelli che si accontentano dei selfie con i labrador, lasciamo il si.

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