martedì 16 agosto 2016

Sometimes in life you feel the fight is over

Enniente.
Guardavo Tgcom, che normalmente guardo solo i servizi di De Gennaro ma in estate bisogna accontentarsi, e mi stavo abbioccando mentre parlava il presidente del Copasir che pare la versione matura di Peter il pastorello di Heidi. E diceva che lui è stato frainteso. Che non intendeva dire che i terroristi partono esattamente da Sirte ma da quelle parti.
Notata l'enorme differenza e in attesa che Angelino ci dica in che intervallo preciso lui invece non li vede partire, è arrivato tale generale Bertolino o Bertolini. Insomma quello.
E ha detto che noi italiani siamo molto provinciali.
Beh io sono di provincia, ma ogni tanto giro e ho cercato di evolvermi .
Poi ha detto che abbiamo sempre pensato alla storia in maniera un pò rigida. Convinti che si rimanesse fermi per sempre al blocco statunitense e a quello sovietico.
L'avrà pensato lui. Io sono cresciuta a pane, storia e politica e sapevo che il mondo è variegato.
E soprattutto, dopo essere stata in unione sovietica, ho ardentemente desiderato che finisse.
Sono stata parzialmente accontentata.
Il generale insisteva che anni fa nessuno avrebbe immaginato così tanti conflitti per il mondo.
Evidentemente non aveva le informazioni giuste.
In Yemen non ci sarà stata una guerra conclamata come adesso, ma c'erano parecchie schermaglie.
Però dovevi essere in zona o averci qualcuno di affidabile che te lo dicesse.
E ha detto che eravamo tutti entusiasti delle primavere arabe che invece si sono rivelate il vero problema. No. Io lo sapevo che sarebbe stato un flop.
Per certe realtà ci vuole almeno un periodo di democrazia controllata.
Quella che teorizza Surkov.
Il generale ha concluso dicendo che era meglio se la rivoluzione in Siria non ci fosse stata, perchè stavano bene sotto il controllo di Assad che li teneva tutti uniti.
E là mi è venuto da piangere perchè mi sono ricordata di tutte le persone che ho conosciuto in medio oriente. Palestinesi, iracheni, siriani.
Sono cose che un generalone italiano non può capire. Gli americani forse.
Tu pensa, mi sono detta, un golpe guidato da lega, esercito, servizi.
Poi ho cambiato canale e ho trovato un concerto di Brian Ferry.
E mi sono rasserenata che l'insegnante di lettere al liceo ci aveva spiegato che quando per radio danno concerti di classica è un brutto segno.
Brian Ferry è rock. Datato ma rock.

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