lunedì 16 maggio 2016

Bloccata

«La ragazza non riusciva a rifiutare, era come bloccata dalla personalità dell’insegnante», confida uno dei detective. Tanto che all’uomo sono contestate due aggravanti: la minore età della vittima e l’abuso della sua autorità. A un certo punto dell’interrogatorio, questa consapevolezza si fa largo anche nella mente del prof: «Credevo che mi volesse bene, ma non dovevo...». carlino

Il poliziotto è già con la mente in aula e prepara l'attacco.

Il procuratore ha tenuto a precisare che la ragazza non è stata usata come agente provocatore.
In effetti l'aspetto strano di questa storia rispetto alla casistica, è che l'insegnante al momento non risulta aver tentato approcci con altre studentesse nè avrebbe usato metodi coercitivi per indurre la ragazzina sotto la propria influenza.
Sembra un caso simile a quello calabrese di una relazione intrapresa da un uomo maturo con una bimba di dieci anni. La cassazione concesse uno sconto perchè tenne in considerazione l'atmosfera nella quale era avvolta la vicenda. In quel contesto particolare una relazione del genere non era da considerare atipica.

L'impressione è che in un Paese come il nostro, dove non si riesce a discutere in maniera equilibrata di tematiche nuove e in un certo modo rivoluzionarie come le unioni civili, dove si è persa la religiosità e tutto, dal bullismo alla violenza di genere, viene usato per ricavare profitto, personale o economico, il messaggio che passa è che bisogna andare alla ricerca dell'atipico a tutti i costi per sentirsi normali.
Una volta strano era convivere o avere una relazione extraconiugale.
Oggi fuori dall'ordinario è amare, o pensare di amare, una ragazzina.
 

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