mercoledì 6 aprile 2016

Vita e famiglia

Quello che non piace dell’intervista a Salvo Riina, oltre al fatto che non si presenterà accompagnato da qualche rappresentante dell’antimafia certificata cospargendosi il capo di ceneri, è che ci racconterà un pezzo di storia d’Italia che noi conosciamo attraverso un oblò, e dal suo punto di vista.
Che è quello di un ragazzino in un certo senso privilegiato, in quanto protetto dal capo dei capi che era suo padre. E ci racconterà che suo padre non era poi così male. Premuroso e affettuoso come qualsiasi altro genitore.
Quello dà fastidio di Riina e Provenzano.
Sapere che in alcuni momenti si sono comportati anche in maniera umana e non come gli orchi che ci figuravamo noi. Questo è potuto accadere perché hanno attinto a quella parte di sicilianità che genera cose buone. Mentre la mafia trae origine da una brutta copia o dalla parte malvagia della cultura siciliana.
Un po’ come il terrorismo di matrice jihadista. Non è raro incontrare siciliani e napoletani che se la prendono con l’Islam e i musulmani piuttosto che con Daesh. Non riescono o non vogliono differenziare, altrimenti sarebbero costretti ad ammettere che è la stessa cosa per mafia e camorra. Si tratta di fenomeni che traggono le loro origini da una versione distorta delle loro stesse tradizioni. Ma loro preferiscono pensare, un po’ come i musulmani, che la cosa li riguarda fino ad un certo punto.
Per il resto il giovane Riina ha fatto quello che qualsiasi italiano medio farebbe.
Ha voluto raccontare la sua versione dei fatti cogliendo la palla al balzo per farci anche un po’ di soldi. Il suo debito con lo stato in fondo lo ha pagato.
Starlo a sentire, anche su un canale di stato, non è negazionismo ma fare lavorare il cervello.


Foto edizionianordest

2 commenti:

  1. Va bene ci siamo capiti, lavori in Polizia o qualcosa di simile.
    Non interloquisci, va bene.
    Ma iu ti liggiu ustissu picchì mi piaci.
    Non è che piacissi macari attia liggirimi?
    Non sono previste risposte.
    Salutiamo

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    Risposte
    1. ahah
      non guardo nemmeno Montalbano e Coliandro, figurarsi lavorarci
      Visto che difendo sempre i figli dei boss, al massimo mi si può dare della mafia girl :-)

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