domenica 21 febbraio 2016

Italiani brava gente

«Sono italiano». E lo avrebbe ripetuto per ben tre volte. Questo però non ha impedito ai suoi aguzzini di continuare a torturarlo fino alla morte. Musacchio iltempo

Questo è il punto.
L'intelligence italiana non si servirebbe mai di un italiano in quel contesto.
Anche se le vicende degli ultimi anni ci hanno insegnato che la logica che i nostri servizi seguono è abbastanza variegata.
Per un servizio straniero al contrario, specie se anglosassone o medio-orientale, un soggetto con il profilo di Regeni sarebbe l'ideale.
Il ragazzo è stato trattato come un arabo o un africano qualsiasi. Non stiamo parlando di gente che agisce con i guanti bianchi se si trova di fronte ad un bel faccino con passaporto occidentale ma che sa cosa aspettarsi e da chi. Per quello Regeni ha ribadito di essere italiano. Pensava sarebbe stato sufficiente a toglierlo dai guai.
Ma di cosa si sarebbe reso colpevole secondo i suoi aguzzini ?

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