mercoledì 17 febbraio 2016

It wasn't me

"Provare ad avvalorare l'ipotesi che Giulio Regeni fosse un uomo al servizio dell'intelligence - prosegue la nota del legale - significa offendere la memoria di un giovane universitario che aveva fatto della ricerca sul campo una legittima ambizione di studio e di vita".ilfriuli

Servire il proprio Paese dovrebbe essere motivo di orgoglio.

Dichiarazioni comprensibili all'indomani di un dolore così forte. Un pò come i famigliari di Lo Porto che si sentirono offesi dai proclami dei terroristi che lo avevano ucciso secondo i quali si sarebbe convertito all'Islam. Dissero che era cattolico quando poi pare fosse convintamente ateo.

L'insistenza con cui si ribadisce il concetto da giorni, in previsione di eventuali vendette sulla famiglia o su amici e colleghi in Egitto ed in Inghilterra, dà l'impressione contraria. Come se si volesse coprire qualcosa. Anche in questo caso si sente la mancanza dello stato. Qualche funzionario della Farnesina o dei servizi avrebbe dovuto consigliarli meglio.

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