sabato 23 gennaio 2016

Testate simulate non in maniera formale

“Il capo dei militari ha urlato a lungo. E ha costretto il dipendente del Cerimoniale ad aprire il suo regalo, convinto che avesse scambiato le scatolette o influenzato i sauditi per ottenere un Rolex. E poi diceva di meritare un regalo migliore perché lui è un alto dirigente dello Stato. È stato brutto, mi ha traumatizzato. Il gruppo non è arrivato alle mani, però ci è mancato poco: spintoni, insulti, testate simulate” 
“Lei ha riferito che il presidente desiderava tutti i regali nell’appartamento dov’era ospite dei sauditi. Ha parlato di opere caritatevoli, ma è stata molto vaga. Ha tentato di recuperare i regali, ma non in maniera formale. Ha rifiutato di predisporre un documento per certificare la restituzione dei cronografi” carlo tecce


Ma il capo dei militari sarebbe lo Yul Brinner della scorta ?
Comunque Matteo non si può vedere. Ingrassa un etto a discorso. Che gli cucina la Sapora ?

Al di là dell'episodio pecoreccio ciò che stupisce è come lo staff del presidente abbia gestito l'uscita della notizia sui giornali. Da settimane ormai la vicenda dei Rolex è diventata il cavallo di battaglia del quotidiano di Travaglio e fa da traino al pasticciaccio di banca etruria. Le questioni marginali alla fine risultano le più insidiose per l'immagine di un governo. Non si possono risolvere con timidi comunicati stampa o delle smentite da persone vicine alla presidenza del consiglio.

Anni fa quando non c'era ancora la direttiva che poneva un limite al valore dei regali da accettare da parte dei rappresentanti delle istituzioni, il sultano dell'Oman in visita privata in Puglia e in Sicilia, invitò le autorità sul suo yacth per una cena e lasciò in dono dei Rolex del valore di quindicimila euro ciascuno. La vicenda ebbe risonanza nazionale e fu ovviamente strumentalizzata in chiave politica dalla stampa. Passò in secondo piano la donazione di un milione di euro (versati sul conto dell'ospedale il giorno successivo alla comunicazione alla dirigenza e non come da prassi fatta a mo di promessa) al reparto pediatrico di Bari per l'acquisto di una macchina per neonati prematuri. Nessuno si agitò più di tanto per questa circostanza.
Il presidente Vendola dichiarò di voler mettere all'asta il suo orologio ma gli fu caldamente sconsigliato. Il gesto sarebbe stato preso come un'offesa. E infatti nessun presidente o primo ministro, a partire da Obama e Cameron, rifiuta mai un regalo. Doni del valore di centinaia di migliaia di dollari provenienti non solo dai regnanti arabi. Giorni fa il presidente Putin ha donato un falco addestrato all'emiro del Qatar.
In genere si fa una nota pubblica dei regali nella quale si indica anche il valore e li si tiene blindati in un deposito. Sarebbe questo il significato della locuzione "nella disponibilità di".
Una soluzione del genere, anche se non vengono comunque a mancare le polemiche come nel caso del mezzo milione di gioielli sauditi alla Clinton, eviterebbe strumentalizzazioni non necessarie.


Foto palazzo chigi

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