martedì 12 gennaio 2016

Servizi per tutte le stagioni

E’ proprio nella seconda richiesta di conferma del segreto che Pollari pianifica la strategia vincente ottenendo la copertura del segreto anche per le erogazioni a Farina. panorama

Chissà quanto pagano attualmente.
Dubito comunque che perfino Liguori, il quale ebbe l'onore della anticipazione della rivelazione del piccolo segreto, tuttora creda che l'agente betulla non sia Farina.

La strategia vincente del generale Pollari è stata evidentemente pianificata anni addietro, quando collocava questioni e personaggi in maniera da renderli all'occorrenza schermabili da segreto di stato. Il che gli permetteva ovviamente anche di trovare gli argomenti giusti con il referente politico di turno per rendere legittime eventuali richieste di apposizione di segreto di stato.
In quei frangenti i suoi sottoposti perdevano colpi. Mentre Mancini passava il tempo a sbruffoneggiare a destra e a manca, gli venivano rifilati dossier bollati come fesserie.
Quelli importanti rimanevano nella disponibilità di chi di dovere.
Alla fine il segreto ha coperto un pò tutti o quasi.
Però Mancini si è dovuto fare il giro delle sette chiese tra ristoranti e bouvette parlamentari per elemosinare la salvezza . Altri ce l'avevano praticamente in tasca.
Probabilmente c'è stata la tentazione da parte dell'Ambasciatore Massolo di non concedere il segreto l'ultima volta. Avrebbe reso un favore al governo in nome di quella sbandierata trasparenza che ha visto la declassificazione di documenti sparsi tra procure e prefetture e si sarebbe forse riuscito a sganciare maggiormente da un passato ingombrante che causa ancora forti attriti all'interno dei servizi.
Ovviamente le mie sono deduzioni derivanti dalla conoscenza superficiale di fatti e dinamiche.

Sempre sul fronte Sismi c'è da registrare la conferma da parte della Cassazione della sentenza di condanna a Giovanni Zumbo per concorso esterno. Vengono quindi confermate le rivelazioni fatte alle cosche in merito all'operazione Crimine all'epoca in fase di svolgimento.
A questo proposito si è sempre puntato il dito contro i servizi forse per il rapporto di collaborazione, evidentemente esagerato dallo stesso Zumbo ma comunque confermato dal funzionario D'Antoni che all'epoca dei fatti sarebbe stato suo referente anche in vece del dottor Mancini il quale forse incontrò il commercialista un paio di volte, però in concreto non è mai emerso nulla.
La stampa calabrese spesso dimentica che di talpe ce n'è a bizzeffe anche nelle procure, nei commissariati e nelle caserme.

A un paio di giorni dalla notizia, a quanto pare non ancora appurata dal diretto interessato, di un rinvio a giudizio per calunnia a carico del dottor Ingroia in merito ad alcune dichiarazioni sulla gestione del caso Manca da parte della procura di Viterbo, giunge oggi anche la notizia del coinvolgimento di un appartenente o collaboratore dei servizi nell'omicidio del giovane urologo siciliano. Il pentito che avrebbe fatto dichiarazioni in tal senso ne ha rilasciate anche in passato ma tutte abbastanza difficili da verificare.
Speriamo che la famiglia, seppur provata da tanti anni di attese ed indagini, sappia valutare bene certi sviluppi nel contesto.

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