sabato 21 novembre 2015

La rivincita della cowgirl

Rompono sempre la minchia con la storia delle sigarette e dell'alcool che il Corano proibirebbe e poi i terroristi fanno queste cose.
A grandi linee era il commento sui social di un investigatore di livello dicono, e non più in attività che ha familiarità con fenomeni associativi criminali di vario tipo.  Evidentemente non con il terrorismo internazionale.
Materia che non si improvvisa dopo un corso ma richiede anni di esperienza e pratica anche con i disagi psicologici e sociali che caratterizzano i soggetti attenzionati. Grazie a Dio i nostri investigatori dell'antiterrorismo sono tra i migliori e non si saranno stupiti più di tanto delle foto osè di Hasna. Ci sono alcuni tratti caratteristici del jihadismo moderno che devono far scattare un campanello d'allarme sia in fase preventiva che di indagine.

Che sia morta o meno facendosi saltare in aria o che abbia avuto un ripensamento dell'ultimo minuto gridando help me secondo le cronache, quello che ha stupito è stato l'atteggiamento poco religioso di Hasna che secondo amici e conoscenti pur avendo adottato uno stile di vita più sobrio negli ultimi mesi ha comunque continuato a bere e frequentare locali poco raccomandabili.
Sintomo questo del fatto che la religione è la componente che ha meno peso nell'ondata terroristica attuale. Le lady Jihad più famose di al Qaeda oltre ad essere usate con parsimonia negli attentati suicidi, hanno sempre tenuto un comportamento di alto profilo teso ad emulare Aisha o Khadijia due delle mogli del profeta più riverite dal mondo musulmano.
Hasna è una ragazza che ha avuto una infanzia ed una adolescenza molto infelici anche se cercava di apparire serena. Dopo la separazione dei genitori è stata data in affidamento a diverse famiglie. Il cugino ha riferito della sua esultanza davanti alle immagini del crollo delle torri gemelle. Si è parlato anche della sua intenzione di partire per la Siria. Nei suoi comportamenti c'era poco di islamico perchè in fondo non ne aveva bisogno. Lei era musulmana in quanto figlia di musulmano. Al contrario di un convertito non doveva dimostrare niente. Il disagio che l'attanagliava era quello di non avere una vita o di averne una molto misera. Era alla ricerca di qualcosa che la riscattasse da tutte le sofferenze patite in un Paese che l'ha vista nascere ma che le ha dato poco. Il progetto politico-militare del califfato era quel qualcosa.

Continua sui giornali a colpi di interviste a sedicenti agenti segreti, il dibattito su se e come i terroristi di Daesh possano fare attentati nel Sud Italia .
Nessuno credo possa sostenere che il meridione sia immune perchè sotto il controllo dei clan della camorra o della ndrangheta e della mafia. E' effettivamente difficile che organizzazioni terroristiche possano agire in tutta autonomia in determinati territori. Finora però siamo a conoscenza solo di traffici di droga e armi,  documenti contraffatti, addestramento di mercenari . Tutte attività scaturite da cointeressenze che non si sono sviluppate al punto tale da portare ad attentati.
La storia della cowgirl e l'evoluzione del jihadismo moderno dimostrano come varie figure si possano introdurre nel grande progetto del califfato soprattutto in Occidente. Quindi è da temere in un futuro non troppo lontano che alleanze pericolose convergano su progetti comuni.

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