lunedì 20 luglio 2015
Kafkiano
Quello che non capisco di questa faccenda è perchè sia stata resa nota anche attraverso un comunicato della Bonatti.
I giornali arabi ed africani non ne avevano ancora parlato.
L'informazione proveniente da un cronista locale circa la vicinanza al generale Haftar della milizia che avrebbe realizzato il rapimento è arrivata successivamente.
Parliamo di un ministero tra l'altro che ancora oggi non cita mai in dichiarazioni pubbliche il rapimento del "businessman" marchigiano.
E' vero che è difficile tenere sotto controllo quattro famiglie preoccupate ma con un pò di impegno tutto si può.
Il ministro avrebbe anche dichiarato che al momento è ancora difficile attribuire responsabilità e comprendere le dinamiche.
Forse non l'hanno avvertito del rapimento recente del dirigente della Mellitah oil liberato il mese scorso. Un tassello importante per comprendere cosa accade da quelle parti.
Le due righe sulla raccomandazione a non partire per la libia paiono anche ai limiti del surreale.
In un Paese dove non si trova lavoro nemmeno ad andare da Chi l'ha visto non è che ci siano molte alternative.
Al ministro sfugge anche che l'Eni continua a lavorare in pianta stabile in zona.
Roba da privilegiati.
Siamo sempre nel Paese dell'erreciesse.
Addendum
“Non siamo ancora in grado di fornire dettagli – dice Erika Mandraffino, capo ufficio stampa di Eni, a ilfattoquotidiano.it – Abbiamo ricevuto la notizia in maniera indiretta, visto che le quattro persone rapite non erano nostri dipendenti”. ilfattoquotidiano
Un'altra Cenerentola.
Non c'è coordinamento tra le security in quell'area ?
Parliamo di quattro soggetti mica due .
Con lo stipendio che immagino prenda Saccone si spera che ne sappia di più delle versioni ufficiali.
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