Il testo si intitola «Lo stato islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare», ed era stato adocchiato già mesi fa dagli 007 dell'Aisi nel mare magnum di siti e blog attraverso i quali passa la propaganda integralista. Ieri il suo giovane estensore viene arrestato. Processo alle idee? Neanche per sogno. Perché l'indagine bresciana dimostra come la propaganda via Internet costituisca il primo passo verso l'arruolamento dei combattenti da inviare al fronte: per ora nello Stato islamico, domani chissà. Propagandisti via web e reclutatori di foreign fighters sono legati a doppio filo, due facce della stessa medaglia. 
luca fazzo
Così la nostra intelligence rimanda al mittente le frecciate velenose dei Mori boys.
In attesa che el faz faccia una bella intervista riabilitativa al doppia emme ci sollazziamo con queste schermaglie "via web".
Il problema in Italia è che non vengono resi disponibili online i testi completi delle ordinanze a meno che non si tratti di fare marketing sulle operazioni antimafia in vista del processo .
Quindi bisogna dare fiducia ai resoconti stampa dai quali però non si è capito se il secondo passo ovvero l'arruolamento fosse concreto o meno.
Fazzo tempo fa si lamentava dei giudici troppo indulgenti proprio su inchieste a cui l'intelligence ha lavorato duro.
Però sentenze del riesame come quella della moschea di Sellia Marina sono state un colpo feroce al costrutto dell'accusa.
Vedremo se sarà proprio il decreto antiterrorismo a fare la differenza.
Nel nostro piccolo quello che interessa della questione Daesh-foreign fighters è bloccare tutti quelli in partenza per le zone di guerra o anche quelli di ritorno che sono un potenziale pericolo sul nostro suolo. A questo servono le inchieste giudiziarie.
Il problema vero però è la guerra in Iraq e Siria. Di recente di nuovo gli americani hanno ammesso che mancano dati dal campo.
Al di là dei bamboccioni stranieri arruolati più che altro per attacchi suicidi al check point, non conosciamo ancora la composizione esatta delle forze costituite dai combattenti veri.
Gente con esperienza in altri conflitti.
Anche Fazzo comunque prende la cantonata su Khachia.
Quel ragazzo non è un fanatico qualsiasi.
E' materiale umano sul quale si può lavorare perchè per il momento è fermo alle idee. O almeno sembra.
Se però lo si isola e se ne costruisce un mostro come fatto con al Abboubi, Farina e tanti altri, allora passerà sul serio dall'altra parte.
Sempre a proposito della moschea calabrese Brahim Garouan molto probabilmente andò a morire in siria anche a causa di quell'inchiesta controversa che lo penalizzò.
A questo punto l'Italia deve decidere se attuare politiche sociali serie che forniscano una alternativa o espellere tutti.
 
 
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