Il nuovo capo dei servizi segreti italiani ha un volto, invisibile fino ad oggi quando l’ex giornalista Rai Ennio Remondino, ha pubblicato una foto-documento datata 26 maggio 1974, Ci troviamo nell’accademia militare di Modena, 154° corso, e il ministro della difesa Giulio Andreotti stringe la mano al cadetto Alberto Manenti, futuro capo dei servizi segreti .
vnews24
Mentre aspettavo questa nomina, googolavo in cerca di biografie e pettegolezzi riguardanti i candidati.
Tutte le testate online parlavano di Manenti come l'uomo che più di tutti conosce la macchina dei servizi.
Pareva una ninna nanna .
Non c'era articolo che non usasse questa formula.
E allora mi sono chiesta, ma che avrà fatto mai costui ?
Due giri di internet e la risposta è arrivata.
Effettivamente il ruolo di capo meccanico gli si addice.
Poi cerca di qua, cerca di là, non riuscivo a trovare la foto.
Arriva il giorno della nomina e niente.
Nemmeno dopo la cinquantesima pagina di goggle, ask e bing usciva fuori uno straccio di immagine.
All'improvviso una luce.
Come la lettera sul camino di Edgar Allan Poe.
Vado su sicurezza nazionale e l'omino della macchina è lì con il suo sorriso serafico.
Si chiedeva Stefano Sansonetti perchè finora nessuno del governo Renzi è andato a riferire al Copasir.
Il motivo principale mi pare chiaro .
Hanno poco da riferire perchè non sanno granchè .
E last but not least ho l'impressione che si stia tornando all'antico.
Quindi del copasir e di altre amenità non c'è nemmeno bisogno.
Chissà com'è contento Giovanni che ha lavorato tanto sulla riformina.
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