domenica 26 maggio 2013

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«DOPO gli arresti e i sequestri, Mario Potenza si sentì perduto. Cercò addirittura di venire a conoscenza delle abitudini quotidiane dei magistrati che avevano condotto le indagini». Lo racconta il pentito della camorra di Giugliano Pirozzi in un interrogatorio del 19 aprile 2013. repubblica

Cose fritte e rifritte, che sapevamo dalle intercettazioni ambientali e telefoniche .
Don Mario e il nipote volevano pure trovare una fidanzata al dott. Amato, Belen mi pare .

I pentiti sono persone normali, che leggono i giornali e girano su internet .
Su Facebook, con pseudonimi vari, si trovano camorristi, ndranghetisti, figli e nipoti .
E fanno molta casciara, come Misso per mesi, insultando Pisani a destra e a manca , e dicendo, ad esempio su questo blog, che lui sapeva che si incontrava ancora con i fratelli Giuliano .
Non so che rilevanza possa avere . Magari sono ancora suoi confidenti .

Se vogliamo allungare questo processo, dobbiamo ascoltare la gente giusta .
Risentiamo Lo Russo e mettiamolo a confronto con Pisani .
E chiudiamo questo benedetto dibattimento .

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