martedì 24 luglio 2012

Pavoni

Dopo le contestazioni dure del pm a Ferrante nell’udienza di giugno 2011 nel processo Ciclone nel quale il teste cambiò la versione data in precedenza alla polizia, sono iniziate le nuove indagini per capire cosa ci fosse dietro questa ritrattazione tutta a vantaggio degli imputati.


La polizia ha potuto però verificare dai tabulati telefonici almeno una decina di chiamate tra Cantagallo e Ferrante, sebbene di pochi secondi che dunque smentiscono ulteriormente il teste.
«E’ evidente che», sostiene la procura, «gli indagati sapevano già di poter contare sul fatto che l’ex dipendente della Green Service, dimessosi nel 2007, avrebbe reso dichiarazioni in loro favore».




Un attività frenetica che si agita dietro uno dei processi più importanti degli ultimi tempi che vede sotto scacco la politica.
C’è poi il mistero delle foto dell’esterno della casa del poliziotto Pavone nel pc di Di Febo che circolano tra gli imputati via email.
Perchè tanta attenzione per quell’immobile? 
pdn

Ho seguito quest'inchiesta solo per la parte relativa al dott. Zupo, pero' mi permetto di osservare che quando ci sono certi aggiustamenti della difesa , e mi rifaccio agli episodi Merolla e relazione confidenti del processo Potenza, questi accadono perche' l'inchiesta in fase pre-dibattimentale, non e' blindata abbastanza .
Per quanto il gip abbia potuto accogliere le richieste, l'impianto accusatorio e' debole o lacunoso .
Poi la procura ovviamente ci mette una pezza in fase di contestazione o con successive indagini, ma non si avra' mai chiarezza totale .

Vista la caratura dei nostri politicanti, non credo stessero progettando attentati .
Magari giusto qualche azione maldestra per incastrare l'ispettore Pavone .

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