La Dia che bussa alla porta della questura e, su delega della Procura, chiede l’acquisizione del registro relativo alle relazioni di servizio redatte dall’ex capo della squadra mobile Vittorio Pisani in merito ai rapporti con i confidenti. Il questore Luigi Merolla che viene sentito come teste dai pm Sergio Amato ed Enrica Parascandolo.repubblica
Ad essere completamente sincera, al primo ascolto del file dell'udienza , mi prese un moto di rabbia alla Amato, perche' la tempistica dell'esibizione del fascicolo, pareva un chiaro tentativo della difesa, che a mio modesto parere, non brilla in quanto a lungimiranza, di parare un colpo pericoloso .
Ci hanno ormai abituato a queste magie, che sembrano piu' una presa in giro, che abili mosse, come quelle dei pubblici ministeri .
E quindi ho ovviamente, come la procura, dubitato dell'autenticita' della relazione .
Poi riascoltando le parole di Pisani, che pero' da poliziotto furbo vanno prese con le pinze, mi e' sorto il dubbio che potesse essere sincero .
Di fronte a un Misso che spara a zero contro l'ispettore Lo Russo e, pur non dicendolo chiaramente, accusa Pisani di non averlo mai arrestato, l'unica contro-mossa era quella della relazione, probabilmente reperita sul momento .
Forse non hanno avvertito la corte subito, perche' non erano sicuri di averla in questura .
Pero' lo si poteva accennare alla presidente Romano, che e' sempre disponibile e lo avrebbe concesso .
Credo che Misso non abbia menzionato la circostanza nel corso dell'interrogatorio, per la semplice ragione che, essendosi recato da Pisani a Novembre, e venendo arrestato a Gennaio, fece giusto in tempo a dichiarare le sue intenzioni e gli elementi di cui era a conoscenza sulla guerra in atto alla Sanita' .
Non e' che quella relazione cambi molto sulla veridicita' del personaggio .
Ora il fatto che i pubblici ministeri chiedano l'acquisizione e interroghino il Merolla, significa che dubitano come me, e non si accontentano di visionarla semplicemente come documento presente agli atti .
E' sembrato sospetto inoltre, che gli avvocati si opponessero ad un ulteriore esame del teste, o che lo volessero riesaminato subito, quando era andato via da due ore, come se il dott. Amato chissa' che imbeccate potesse dargli, a quel punto .
Rimanendo nel dubbio, dico che, se quella relazione e' stata vidimata da Gratteri o Caldarozzi o Grassi (e ci farei comunque una bella perizia), mi fido, senno' no .
Qui non e' questione di guerre tra procura e questura .
E' che ci sono fatti, seppure all'apparenza minimi, che non si spiegano .
E i questori, che in quanto supervisori avrebbero dovuto tenere la situazione sotto controllo, sono i maggiori responsabili .
Anche si trattasse solo di clima avvelenato, tra i vari reparti della questura o tra la questura e la procura, se le cose stanno come riportate dai giornali, Merolla e Giuffre' sono venuti a mancare nell'esercizio della leadership, che sarebbe la loro funzione principale .
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