martedì 29 maggio 2012

La vicenda Sgalla e i fans di San Gennaro

La tesi dei giudici di appello, secondo cui il dott. De Gennaro avrebbe avuto tutto l'interesse a sparire dalla scena dei fatti accaduti a Genova il 21-7-2001, quasi che degli stessi nulla abbia mai saputo, per difetto di informazione ascrivibile al Questore Colucci, e' smentita all'evidenza dal fatto che il dott. De Gennaro ha ben compreso l'importanza dell'operazione che si era in procinto di compiere proprio alla luce della telefonata con cui Colucci (dopo le ore 22.00 del 21-7-2001) gli ha chiesto di impiegare i reparti dei Carabinieri a supporto della operazione .
E tanto palese e' la sua acquisita consapevolezza del rilievo dell'intervento da indursi personalmente a chiamare il prefetto La Barbera, reperito prima del prefetto Andreassi, per ricevere maggiori dettagli sull'intervento e sulla sua stessa necessita', e per suggerirgli la massima prudenza, pregandolo di seguire di persona l'operazione .


In questo ambito di eventi, la "questione Sgalla", rappresentava e continua a rappresentare un fatto di insignificante rilievo, dal quale non poteva e non puo' in alcun modo dipendere, la valutazione del ruolo del capo della polizia, tanto piu' quando si osservi, anche tralasciando l'intrinseca dubitativita' del ricordo del dott. Colucci gia' un mese dopo i fatti (commissione parlamentare 28 8 2001 "Credo che dopo qualche minuto mi abbia chiamato lui, il dott. De Gennaro, per dirmi di informare il dott. Sgalla "), che la asserita e non anomala divergenza di versioni sul dott. Sgalla, tra il dott. De Gennaro e il dott. Colucci, era nota da tempo (ricorso, p.10 "...nessuna ombra aveva anche solo sfiorato il dott. De Gennaro per quanto accaduto a Genova ...cosicche' non si comprende perche' dopo sei anni il dott. De Gennaro dovesse preoccuparsi di far coincidere alla sua versione quella del dott. Colucci sulla questione Sgalla ")


La sentenza di appello trascura o affronta in modo superficiale risolvendolo in termini apodittici, un altro punto di assoluto rilievo dell'indagine processuale decisoria, che e' quello relativo alla indispensabile rilevanza della eventuale falsita' sulla questione Sgalla nel processo principale della Diaz .
La vicenda del chi abbia fatto presenziare il dott. Sgalla sulla scena dell'intervento di p.g. della notte del 21-22 Luglio 2001 e' totalmente irrilevante, perche' priva di qualsiasi incidenza sulla prova dei fatti oggetto del giudizio in corso davanti al tribunale di Genova, che investono reati di lesioni volontarie, calunnia e falsita' varie .
E tale irrilevanza costituisce ulteriore riprova della  carenza di un concreto interesse del dott. De Gennaro alla istigazione al mendacio del dott. Colucci .


La sentenza di appello non spende nemmeno un rigo per chiarire in quale modo il cambio di versione sulla vicenda Sgalla avrebbe potuto aiutare gli amici in difficolta' , ne' per chiarire quando, dove e come il dott. De Gennaro avrebbe fatto marcia indietro .


Nel prestare totale credito alle parole intercettate del dott. Colucci, i giudici di appello ricostruiscono su di esse la condotta che sarebbe stata tenuta dal dott. De Gennaro , concludendo che il capo chiese (rectius ordino') all'ex Questore di cambiare versione sulla vicenda Sgalla . E' totalmente mancato pero', ogni pur doveroso controllo di attendibilita' delle affermazioni provenienti dal dott. Colucci, con totale disinteresse per quanto sostenuto dal dott. De Gennaro .


Non e' casuale che, durante l'esame dibattimentale del testimone Sgalla svoltosi all'udienza dell'8 Febbraio 2007 (riportato nella sentenza di primo grado del processo Diaz p.200), nessuno si preoccupi di domandare al teste , benche' il contrasto relativo al suo invio sul luogo della perquisizione tra le dichiarazioni del dott. De Gennaro e quelle del dott. Colucci , se questi non gli abbia riferito tale "invito" come enunciazione della volonta' del capo della polizia .testo completo

Prima di avventurarsi nel consueto massacro mediatico di Gianni De Gennaro, e' bene leggersela tutta e per bene, questa sentenza .
Il che ci permette innanzitutto di capire, di che cosa si sta parlando .
Qui non e' in discussione l'intera vicenda Diaz di cui non vengono negate, "l'inusitata violenza" da parte delle forze dell'ordine, e "i profili di abusivita' e di ingiustificata durezza" di alcuni degli agenti di polizia .
Ma questi vengono presi in considerazione, in quanto costituiscono lo sfondo, e quindi il presupposto per stabilire, il ruolo avuto dal prefetto De Gennaro, all'epoca capo della polizia , nella cosiddetta vicenda Sgalla .

Cio' che la Cassazione dice, basandosi sulla sentenza di appello, e' che, non solo l'invio di Sgalla e' irrilevante nel contesto di quanto accaduto, ma che il dott. De Gennaro, non essendosi sottratto a responsabilita' di vicende che influirono sul capitolo Diaz, molto piu' della questione Sgalla, non avrebbe a maggior ragione, alcun motivo per negarne la paternita' .
Detto in parole povere, magistrati e giudici che hanno emesso la sentenza di secondo grado, sono caduti nel tranello, in cui spesso cadono coloro i quali sembrano avere il dente avvelenato contro l'attuale sottosegretario .
Hanno voluto costruire un teorema atto a demolire il prefetto De Gennaro, e per questo hanno usato argomentazioni e fatti, che fanno parte del contesto ma non ne sono i protagonisti principali .
Non hanno voluto o potuto trovare i veri colpevoli, come diceva il dott. Gratteri nel corso di una telefonata intercettata .

Credo che questa sia la cosa piu' grave, emersa da questa sentenza, l'accanimento contro il capo della polizia per questioni in cui lui non aveva potere decisionale, ne' interesse .
E la prova sta nel fatto che la base principale delle accuse, risiede nelle intercettazioni telefoniche che vedono coinvolto un Colucci, vittima delle proprie paure, che racconta in maniera confusa ed emotiva, del suo incontro con il capo di cui, ovviamente, perche' sfido chiunque a mettere sotto intercettazione De Gennaro, non si ha testimonianza diretta .
Ulteriore evidenza di malafede, o forse imperizia, e' costituita dall'esame del teste Sgalla in sede dibattimentale .

Per farla breve, questa sentenza non mette in dubbio le atroci irregolarita' avvenute nel corso del G8 da parte delle forze di polizia, ma non erano quelli gli episodi in discussione .
E per quanto concerne la questione Sgalla e i presunti tentativi di far ritrattare Colucci, l'allora capo della polizia non ha colpe .
Sarebbe ora che i denigratori del dott. De Gennaro, se ne facessero una ragione .

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