venerdì 13 aprile 2012

Sul Bahrain

Quelli che fanno gli indignati, secondo me non hanno mai visto un gran premio in vita loro e ancora credono alla favoletta delle primavere Arabe .
La formula1 e' uno sport ricco, che piu' ricco non si puo' .
Nel corso degli ultimi venti e passa anni, abbiamo visto verificarsi le cose peggiori, da far arrossire gli scommettitori a nero, in uno sport che non ha decisamente una coscienza civile .
Se il gran premio del Bahrain non si dovesse svolgere, ma pare di si al momento, ufficialmente cio' accadrebbe perche' la situazione non e' sicura per piloti e squadre, non perche' il circus verrebbe a sostenere i protestanti .
La formula uno che sciopera per le rivolte, e' credibile come Dracula che si fa vegetariano .
Non smuoverebbe piu' di tanto le coscienze, senza contare il fatto che, da anni il governo Arabo e' proprietario di quasi meta' del pacchetto azionario del team Mclaren, e per quello non mi pare che nessuno si sia indignato .
Inoltre il Bahrain non e' l'unico Paese dove bibitari and friends corrono, sul conto del quale vi sono questioni di tipo umanitario da discutere .
Il problema e' politico, lasciamolo tale . I tempi di Mandela sono finiti .
Nessuno si e' indignitao per la regia anglo-francese dietro le primavere Arabe .
Come mai questa selettivita' ?
Gli Americani continuano a dire che la situazione non e' cosi' grave da alzare il livello d'allarme .
Sono queste le bugie contro le quali bisogna indignarsi .

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