mercoledì 28 marzo 2012

Riflessi

"Qui si sta svolgendo un processo anche al funzionario, al dirigente, al capo della Squadra mobile, con riflessi diretti o indiretti sugli uffici guidati in questi anni" Vittorio Pisani


Dissi le stesse cose tempo fa, sottolineando come questo processo, per inconsistenza prove ed accanimento della pubblica accusa, suoni non solo, come la messa alla gogna di un metodo o di un sistema,, ma anche e soprattutto, di chi lo rappresenta quando lo mette in atto .
Ed e’ per questo motivo che a differenza di precedenti noti, che risalgono a qualche decina d’anni fa, oltre al fatto che probabilmente Pisani ha le sue carte da giocare anche con i suoi capi, ragion per cui lo devono sostenere, i vertici della polizia e del precedente governo, sono saldamente dalla sua .

Credo che la difesa abbia ampiamento dimostrato la fragilita’ dell’impianto accusatorio per quella parte almeno che regge sul collaboratore di giustizia , il quale mette tutto in un gran calderone .
Lo Russo e’ uno di quei collaboranti alla Ciancimino, che unisce a particolari probabilmente veritieri, una gran massa di roba falsa .
Viene naturale pero’ chiedersi cosa il pentito abbia da guadagnare da tale messinscena , il che potrebbe non necessariamente essere legato a questo procedimento .
Egli sta deponendo anche in merito a questioni, che vanno ad intrecciarsi con altre testimonianze , quindi la sua potrebbe essere una mossa volta a rafforzare o a indebolire la credibilita' di certi pentiti o di altri . Eppero’ continua a navigare confermando l’ovvio (eravamo gia’ al corrente del fatto che l’omicidio Paesano fosse stato ordinato dai Licciardi) e confondendo date e nomi, confessando a tratti sue mancanze (a Pisani spesso diceva piccole bugie).
Come deducibile dalle sue dichiarazioni, e sicuramente dalle relazioni di servizio presentate da Pisani, il suo apporto in qualsiasi ambito, non e’ esattamente eclatante .
Il controesame ha anche decisamente arginato il tentativo del pubblico ministero Amato, di togliere alla difesa Pisani la possibilita’ di presentare come testi, rappresentanti della polizia di stato, la cui deposizione e’ relativa ad anni di indagine che vanno molto indietro nel tempo .

Rimane da abbattere a questo punto, la teoria del riciclaggio degli Iorio .
Ad oggi, non mi pare vi siano i presupposti per parlare in questi termini .
Bruno Potenza ha ammesso di aver accettato 500000 Euro da Lo Russo e se ne e’ anche scusato con i fratelli Iorio .
Le testimonianze dei prestanome sono abbastanza chiare : si tratta piu’ di trucchetti ed escamotage per aggirare noie, comuni a molti imprenditori, ma il riciclaggio e’ cosa ben diversa .
Vedremo poi le intercettazioni e i risultati delle indagini finanziarie .
Pero’ al momento mi sembra si proceda su teorie e nulla piu’ .
E’ un po’ un vizio al quale i magistrati che hanno a che fare con mafia e ‘ndrangheta ci stanno abituando da un po' di tempo a questa parte .
Ci sono molte teorie e pochi fatti .

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