Sicuramente non tornerà, perché nel frattempo è passato tempo ed ha maturato un grado per il quale se ritornasse dovrebbe ricoprire un ruolo inferiore rispetto alla qualifica alla quale è stato promosso. Non può ritornare a dirigere né la squadra mobile né la sezione omicidi, eventualmente potrebbe ritornare soltanto come Questore, e comunque fino al 30 giugno prossimo Pisani ha il divieto di dimora. La vicenda? È indelicato da parte mia entrare nel merito della questione. Quello che posso dire è che io ero il suo braccio destro, dubito che mi possa essere sfuggito che il mio capo fosse corrotto: se lo fosse stato, con tutto il rispetto per la magistratura, lo avrei arrestato io. Pisani dirigeva una struttura di 420 uomini organizzati in 41 gruppi investigativi, ed ogni gruppo tiene contestualmente in piedi tre o quattro attività investigative. In Italia ci sono 110 province, ogni provincia ha una Questura ed ogni Questura ha una squadra mobile, ed essendo Napoli un crocevia ogni tipo di attività criminali il dirigente di una squadra mobile di qualsiasi provincia che ha bisogno di un riscontro sul territorio napoletano si rivolgeva a Pisani. Il dott. Pisani doveva quindi dirigere la struttura di 420 uomini, collaborare con i colleghi delle altre province, tenere lezioni all’università ciclicamente. Ogni gruppo lo aggiornava sulle indagini in corso, in più, ogni mattina il dirigente tiene un briefing con il Questore per fare il punto della situazione. Nei giorni in cui non ci sono situazioni particolari la nostra giornata lavorativa è di dodici ore, dalle ore 9 alle 21, e se c’è un morto alle 10 andiamo via l’indomani. Come avrebbe potuto Pisani, che aveva tutte queste responsabilità, favorire un clan, nella fattispecie i Lo Russo, da solo? Avrebbe dovuto affidarsi a qualcuno di noi, dando un ordine illegittimo del tipo “da oggi in poi non si fanno più indagini sul clan Lo Russo”. Quest’ordine avrebbe dovuto darlo innanzitutto a me. Se fosse stato corrotto lui noi lo saremmo stati a nostra volta. Se volessi favorire un clan potrei evitare di eseguire un controllo a casa di un affiliato del clan stesso, ma posso mai ordinare al Carabiniere, alla pattuglia del commissariato, alle volanti e alla postale di non andare a casa dell’affiliato? Non ho nessun dubbio sull’onestà del dott. Pisani, so per certo che tutto quello di cui è stato accusato non risponde al vero.
Pietro Morelli
E secondo me qualcuno , dopo aver letto l'intervista e rispolverato il manuale del piccolo magistrato investigatore, ordinera' un blitz alla squadra mobile .
Di poliziotti corrotti ne conosciamo parecchi dal passato e ce ne saranno anche in futuro .
Pero' uno sbirro corrotto non fa molta carriera .
Fa come Roberto Savi, che si comprava le sue mitragliette e le usava sui Rom e quando faceva benzina .
In questura era un minus, uno che non contava niente .
Per fare la guardia e il ladro allo stesso tempo, bisogna tenere un basso profilo .
Non credo ci sia dolo e nemmeno errore. Credo che ci sia un dubbio: noi non siamo al di sopra delle leggi, è giusto che la Magistratura faccia le verifiche che ritiene necessarie. Hanno avuto un dubbio ed è giusto che indaghino.
Bastava chiamarlo e dirgli : Oh Vitto' che facimm acca' ?
C'era mica bisogno di distruggergli la vita .
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