Salvatore Lo Russo Nato a Napoli il 18 Febbraio 1953
Lo Russo incontra per la prima volta il dott. Pisani, alla fine degli anni 90, non ricorda se '97 o '98, a casa dell'Ispettore Damiano Lisena, dove si era recato assieme a Michele Armento .
Circa 7-8 giorni dopo, forse anche venti, sempre assieme ad Armento si ritrova invitato dal capo della mobile in un ristorante dell'area Sorrentina .
Al termine dell'incontro Pisani gli lascia il suo numero di telefono, invitandolo a chiamare, per qualsiasi cosa avesse bisogno .
Incuriosito sulle ragioni per cui Pisani gli da' il numero, ma non osando chiederglielo in presenza dell'Armento, Lo Russo lo chiama la sera stessa e chiede delucidazioni .
Si incontrano qualche giorno dopo in zona san martino e il poliziotto gli chiede notizie di Gaetano Bocchetti poiche' , gli fa capire, vuole arrestarlo .
Pur allettato dall'idea, trattandosi di un suo rivale, Lo Russo non lo aiuta in tal senso .
L'amicizia con Pisani prosegue nel tempo e si manifesta con incontri, telefonate, e scambi di regali .
Per quel che riguarda le donazioni in denaro Lo Russo tenta un primo approccio alla fine del 2004 o 2005 , quando, mentre osservano le foto del nipote , gli mette un busta con ventimila euro in tagli da 500, nella tasca della giacca .
Pisani, cosi' come in tutte le altre occasioni, oppone forte resistenza ma poi cede .
Lo Russo gli spiega che da quando lui e' arrivato a Napoli, le sua fortuna al gioco si e' accresciuta, e quindi quella e' una maniera per ringraziarlo .
La scena si ripete ancora, una volta erano in macchina, con donazioni da venti e cinquantamila euro .
Quando Pisani gli chiede se veramente quei soldi sono frutto di vincita, Lo Russo gli mostra la fotocopia dell'assegno firmato del casino' di Sanremo .
Pisani, da parte sua, gli fa dono di giubbini da indossare in barca e pullover in cashmere .
L'avvocato, come lo chiama lui, sa della sua passione per i pomodorini del piennolo, facilmente reperibili nella zona dova abita, e gliene fa spesso dono assieme a capretto .
A sua volta Lo Russo gli manda tramite Lisena, casse di champagne .
Quando viene arrestato e mandato al Pagliarelli, invece che in regime di 41bis, il confidente intuisce che cio' accade perche' vogliono sottoporlo ad intercettazioni .
Il dott. Pisani, tramite la moglie, gli manda un messaggio, raccomandandogli di stare tranquillo e sereno, non fare nessun colpo di testa e di fare attenzione nei colloqui .
Poiche' Lo Russo non e' tipo da suicidio, quindi da impiccarsi, lui "percepisce" il messaggio, come un invito a non collaborare .
Lo Russo conosce la data di nascita del dott. Pisani, 22 Maggio 1967, perche' la figlia e' nata nello stesso giorno .
I rapporti tra il Pisani e il Lo Russo erano di reciproco scambio di vantaggi .
Il collaborante sapeva di godere di una certa immunita' e di non essere mai oggetto delle indagini del poliziotto .
Lo metteva al corrente di ogni suo spostamento .
Pisani sapeva delle sue attivita', delle bische serali ad esempio, e se aveva bisogno lo aiutava .
Una volta Lo Russo venne a sapere che qualcuno voleva ucciderlo .
Ne informa il poliziotto, che dopo qualche ricerca gli conferma che c'e' qualcuno a Santantimo che vuole uccidere lui e Raffaele Perfetto, senza fargli pero' nomi di mandanti ed esecutori .
Dal canto suo Pisani si avvale della sua collaborazione per catturare latitanti .
Nel '97, forse '98, a Ischia , non sa di chi si tratta, poi ricorda il nome, lo aiuta a catturare Gennaro Longobardi . Vuole dimostrare al dottore di essere serio nel suo intento di aiutarlo .
Lo aiuta nella cattura di Pippotto, il killer dell'edicolante in via Castellino .
Gli dice anche dei suoi incontri con Contini e Licciardi, che non si fidano molto di lui, e una volta Pisani gli propone di indossare un microfono prima di andare da Contini, ma Lo Russo ha paura e rifiuta .
Nel Maggio 2007 il Lo Russo e' sottoposto a decreto di fermo in base ad intercettazioni ed indagini da parte dei carabinieri .
Interrogato sull'eventualita' di essere stato messo a conoscenza di indagini in corso, Lo Russo ricorda di aver incontrato Pisani 5-7 giorni dopo il 18 Maggio, giorno della scarcerazione e il poliziotto gli disse di essere sorpreso che lo avessero lasciato andare, e lo informa che la mole proveniente dalle intercettazioni in cui il suo nome veniva fatto da altri esponenti della criminalita' (Giovanni Serino, Giovanni Perfetto e altri), non era nemmeno il 20% del mandato precedente .
A domanda del Lo Russo , se si potesse togliere quel 20%, Pisani risponde con un semplice sorriso che lui interpreta come una possibilta' .
Lo Russo dichiara di avere contezza del fatto che fossero stati i Carabinieri ad avere indagato su di lui per quel fermo, perche' "se era il dott. Pisani non avrebbe indagato su di me , sulla persona mia, o magari mi avrebbe avvisato".
Pisani comunicava con lui tramite un cellulare fornito e inviatogli con Lisena, e si premurava anche di cambiarglielo o di ricaricarlo .
Gli raccomandava sempre di non usare altri telefoni .
A casa di Lisena, spesso uscivano sul terrazzo per parlare .
La moglie era l'unica della famiglia che sapeva di questo suo rapporto ma non ne conosceva i dettagli .
Lo aveva visto una volta per un caffe' in autostrada, e una o due volte in casa dell'Ispettore Lisena per raccogliere ambasciate dall'avvocato .
Non ha mai riferito a Pisani dei suoi investimenti nei locali di Iorio e Potenza , ma qualche volta ha parlato dei due soggetti perche' Pisani si recava, spesso con la sua squadra, alla pizzeria .
Ha capito che Pisani conosceva i Potenza perche' Bruno gli riferi' dell'episodio del passaporto per il padre Mario .
La sera del 3 Maggio 2007, nel corso della festa per il matrimonio del figlio Antonio, attualmente latitante, Lo Russo telefona a Pisani chiedendogli di intercedere presso le guardie di Pozzuoli, che si erano recate con due pattuglie a Villa delle Ninfe per far rispettare l'orario di chiusura , per chiedere un prolungamento .
Pisani dopo dieci minuti gli comunica che e'riuscito ad ottenere una proroga di un'ora, quindi la festa terminera' all'una di notte .
Nel ristorante sono presenti i massimi esponenti del clan Pagano-Amato, circa 400 invitati tra gli scissionisti .
Il compare di nozze e' Cesare Pagano .
Lo Russo afferma di aver comunicato cio' a Pisani, che quindi era a conoscenza della loro presenza .
Lo Russo definisce il suo rapporto con Pisani stupendo, un fatto affettivo .
Rispettava il poliziotto per le sue capacita' intellettive ed operative, ma lo temeva moltissimo, "piu' di tutti i camorristi messi assieme" , perche' aveva una grande potenza.
Ricorda un episodio, narratogli dal Pisani, di un poliziotto morto attorno al 2004-2005 perche' lanciatosi dal cavalcavia .
Lo Russo intui' trattarsi di qualcuno facente parte dei servizi segreti perche' aveva toccato cose o persone che non doveva toccare .
Interpreto' questo racconto come una delle minacce velate che il Pisani gli lanciava ogni tanto .
Ricorda l'episodio della rapina alla troupe de La Squadra, quando Pisani gli chiese se poteva aiutarlo ad individuare i colpevoli per fare bella figura .
Dopo aver scoperto che si trattava di un suo parente e avergli chiesto se lo voleva sapere da amico o informatore, Pisani rispose che era domanda da amico , il che evito' il carcere al ragazzo .
Lo Russo spiega la sua decisione di parlare dei rapporti con Pisani solo a Febbraio 2011, mentre la sua collaborazione era iniziata in Ottobre 2010, con l'esigenza di portare tutti i membri della sua famiglia sulla buona strada .
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