martedì 10 gennaio 2012

Canone papale

Usare le immagini di un Papa amato come Giovanni Paolo II, beato e per giunta in odore di santità, per sponsorizzare il canone Rai è una vera e propria strumentalizzazione. Un’idea fuori luogo e contestabile per spingere gli italiani a pagare una tassa da essi detestata, un orpello che ricade su di loro per finanziare quello che più che un servizio pubblico, un poltronificio nelle mani della politica.


Il deputato Antonio Borghesi ha probabilmente dimenticato quelle intercettazioni telefoniche tra funzionari Rai e Mediaset, che pianificavano la programmazione in modo da far passare inosservata la sconfitta elettorale del partito di Berlusconi .
La fiction su padre Pio era il prodotto migliore da mandare, dicevano .
E la Chiesa serve a quello in Rai, a fare cassetta .
Papa GP2, con tutti i suoi viaggi e gli incontri con i giovani e i governi o le opposizioni che sosteneva, era la miglior fonte di pubblico per la Rai, che alla fine ha tutto il diritto di battere cassa .
Quindi non c'e' nessuno sfruttamento .
E' tutto un do ut des .

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