La restrizione dei diritti delle persone migranti è da sempre banco di prova per estendere poi lo stesso approccio alle altre categorie sociali. Diventa quindi essenziale attivare strumenti di mobilitazione su tutti i livelli – istituzionale, sociale, politica – per evitare la normalizzazione di tali pratiche. È necessario contestare le violazioni dei diritti e, al contempo, contrastare l’orizzonte politico che le rende possibili. Asgi
È un decreto che nasce dalla consapevolezza che i rapporti instaurati con i governi dell' area africana dalla quale provengono molti dei soggetti interessati hanno in parte contribuito a rafforzare le posizioni del dittatore di turno.
Il che non risolve il problema dei flussi in partenza.
E anzi aumenta le criticità legate alla sicurezza nazionale.
Se da un lato il rischio concreto è la creazione di un modello Guantanamo in salsa italo-albanese, l' alternativa è il deterioramento delle già precarie condizioni di sicurezza in cui versano i nostri territori.
Siamo governati da un esecutivo di destra, anche estrema per certi versi nonostante la componente forzista, che è emanazione della volontà popolare.
La compressione dei diritti su vari fronti è evoluzione naturale.
Domani alle 14.30 potremo forse capirne di più dalle parole del direttore centrale dell' immigrazione e della polizia delle frontiere.
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