domenica 30 marzo 2025

Pure preso a male parole

 

Il "notable" di Suwaida non è l' unico a sentirsi marginalizzato anche dopo la caduta di Assad.

Il presidente Al Sharaa ha allargato il modello Idlib a livello nazionale. Ovvero ha cercato di perfezionare il passaggio dalla fase militare a quella civile.

Pur rimanendo centrale la dimensione militare, e non potendo non tenere conto di richieste ben precise da parte di Qatar e Turchia che nei decenni hanno investito ingenti risorse nel dossier Siriano, il governo presentato ieri ha composizione strettamente tecnica con figure provenienti da varie fasce e tipologie di popolazione.
Le stesse con le quali Sheikh Al Joulani si è confrontato prima di assumere la presidenza del Paese. Minoranze etniche, fazioni religiose e tribali, associazioni culturali, rappresentanze studentesche ed accademiche .
Le componenti religiose e militari il cui impegno ha consentito di rovesciare il regime di Assad non sono state escluse o ignorate. Piuttosto hanno visto ridimensionata la loro sfera di influenza in base alle esigenze attuali con in primo piano la costruzione di un tessuto sociale e amministrativo sano e produttivo in grado di affrontare sfide interne ed internazionali.

Il dossier sicurezza rimane in primo piano e saldamente nelle mani di Al Sharaa, Abu Qasra e Anas Khattab.
Nelle settimane a venire ci si deve comunque aspettare un inasprimento della situazione su fronti critici.
Perfezionare ed incrementare la collaborazione con i referenti locali è priorità delle agenzie di intelligence straniere interessate.

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