Avevamo appena iniziato, in Europa e nei paesi arabi, a trovare Bashar al-Assad accettabile e già lo abbandoniamo. Perché ha perso: dai, un tiranno che non ha capito niente, ha mandato a casa i soldati sicuro di aver vinto come Mussolini che in piena guerra pensando che la Germania avesse vinto spedì mezzo esercito a completare la vendemmia. D.Quirico la stampa (Dagospia)
O ppe la marrocca. Si dice nella terra delle caravelle.
A proposito di Damasco.
Ma avevamo chi? I ministri degli estri forse.
La prima volta che vidi Abu Mohammed fu per l' annuncio della separazione da Al Qaeda.
Molto spettacolare anche quello.
I soliti cavernicoli pensai.
Poi iniziai una ricerca in rete. Mi feci tradurre alcune sue interviste e fatwe di Al Attoun.
Giunsi alla conclusione che valeva la pena approfondire.
A quei tempi vedevo i computerini di Sutor sul blog dalla mattina alle cinque fino a notte inoltrata.
Le mie valutazioni non potevano non tenere conto del mio status di convertita.
Chissà se mi seguono perché gli interessano le mie analisi sul fenomeno Nusra.
O magari pensano che sono una radicalizzata. O anche una musulmana rimasta preda del fascino del musulmano d'oriente.
Mi chiedevo.
Quello che ha detto ieri Abu Mohammed prima o poi potrebbe costargli la vita.
Perché quando un musulmano dice le cose poi le fa.
Mentre altri hanno solo il bisogno di sfogarsi e di certe cose poco capiscono.
Appunto quando lasciò Al Qaeda leggenda narra che al povero Al Zawahiri per poco non venne un coccolone.
La versione a lui fornita in anteprima non coincideva esattamente con quella urbi et orbi davanti alle telecamere.
Il che innescò una serie di reazioni a catena.
Stavolta la situazione è più complessa.
Per certuni magari Assad è un tipo più alla mano.
A ognuno il suo.
Ai musulmani la retta via.
Cioè non parlare di cose che non si conoscono.
Tra gli insegnamenti più preziosi tramandati dal nostro amato Profeta.
Update la pancetta
Ce l'aveva pure prima solo che era coperta dal giubbotto antiproiettile.
Per uno che cambia posto di continuo ma in effetti si muove poco è normale.
Curioso il trend del panorama giornalistico italiano che si è perso quindici anni di storia del medio-oriente e cerca di mascherarlo con il sarcasmo.
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