E uno spionaggio che rinuncia alla neutralità non è altro che un gioco di specchi, dove la verità si perde nel riflesso delle interpretazioni. L’essenza del lavoro di chi analizza non è sapere, ma capire. E capire significa saper osservare senza giudicare, discernere senza pregiudizio, rinunciare alla tentazione di leggere il mondo come vorremmo che fosse, accettandolo per ciò che è. Non è un compito facile , e certamente non è un compito per tutti. Ma, nell’arte dello spionaggio – come nella vita – è l’unico modo per avvicinarsi alla verità. R. Volpi per Formiche
La verità ha del grottesco a volte.
La grande capa che con il senno di poi esprime pubblico fastidio per il coinvolgimento nelle telenovele quirinalizie.
Il capo dell' interno che dopo mesi di lotta giunge sul gradino più alto e in silenzio ingoia l' arrivo dello sbirro provetto.
Il capo degli esteri che in piena cena prenatalizia, memore anche del fatto che il posto è già stato prenotato dall' attuale vice, manda a dire che lui non vuole prendere il posto della grande capa.
Il capocentro dei cedri che viene fatto martire o eroe a seconda dei punti di vista.
L' analista capace, a questo punto viene legittimo il dubbio che ne abbiamo qualcuno, deve barcamenarsi in questa girandola di turbamenti.
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