Cagnazzo spedì i suoi carabinieri ad Acciaroli, in provincia di Salerno e quindi fuori dalla competenza di Castello di Cisterna (che è in provincia di Napoli) per sequestrare lo yacht e la Lamborghini di Casillo, in quel momento in vacanza nel resort dei fratelli Palladino, amici del colonnello. Quei sequestri non furono convalidati dal giudice. Iurillo il fatto quotidiano
Cagnazzo sapeva che non sarebbe stato convalidato.
È poco corretto parlare di ritorsione poiché sarebbe una interpretazione.
Cagnazzo chiese collaborazione.
Cioffi invece avrebbe offerto una contropartita.
Sono due cose nettamente diverse.
Si potrebbe obiettare che il tipo di offerta fatta da Cioffi non poteva venire senza l' avallo o l' indicazione del diretto superiore.
Anche ciò è una interpretazione-ipotesi.
Il problema di Cagnazzo è che operava in ambiti territoriali che gli permettevano un certo grado di autonomia.
Oggi l' Arma non può difenderlo come fecero all' epoca polizia e ministero con Pisani.
Dove per difesa s'intende l' esibizione della documentazione circa le azioni intraprese da squadra mobile e SCO sotto le direttive di capo della polizia e ministro dell' interno.
Cagnazzo deve fornire giustificazioni convincenti.
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