martedì 26 novembre 2024

Betty Bond @war

Per il post-Fitto, invece, la premier vorrebbe Elisabetta Belloni agli Affari Europei ma il ministro degli Esteri è contrario: ha paura di finire commissariato. il fatto quotidiano (dagospia)

La disponibilità al dialogo si traduce in risultati concreti quando attorno al tavolo ci si siede per trovare soluzioni condivise.

Che non è il caso di questo governo. Messo assieme per salire al potere dopo anni di attesa e tenuto insieme a dispetto delle divergenze.

Belloni ha individuato subito il problema e si è messa a disposizione.

C'è una premier giovane e inesperta con tanta voglia di imparare e di fare. Di uscire dalla condizione di underdog che le agita il sonno.

Quello che scombina lo schema della nostra capa di servizi, soprattutto ai giri di nomine, è che è sempre vista come donna di Meloni.

Ciò accade in virtù delle beghe interne al governo. Non tanto per sua ambizione personale che, come tiene la stessa a specificare in ogni intervento pubblico, è quella di rendere un servizio al Paese.

Questa potrebbe essere per Meloni l'occasione per dimostrare la propria autorevolezza. E la capacità di governare con persone competenti. Non con gruppetti di yes people.

Togliere la Belloni dal DIS da una posizione ormai poco utile, per quello che vale la cosiddetta struttura di coordinamento, può essere il game changer per un governo ballerino e poco considerato al di fuori dei confini.

Tajani si deve rassegnare. 

Sia all'interno del proprio partito che al tavolo del governo non riesce a fare la differenza. Lui e altri che operano su spazi esteri.


Update proroghe a metà

Mi spiace che un vecchio post su Boeri sia tuttora utilizzato da chi usa Internet e i social per distruggere nascondendosi dietro un nick.

Fa parte del gioco anche per le spie dei piani alti.

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