Risulta interessante il resoconto del proprietario della house boat, ancora provato e reduce da una prima fase giudiziaria, circa l' approccio utilizzato dal funzionario del ministero e dal carabiniere. Self confidence orientata a non generare curiosità o anche diffidenza nei confronti delle richieste avanzate. Difficile pensare che le pattuglie sarebbero fuggite al solo pensiero di un potenziale incontro-scontro con le autorità italiane con cui il rapporto di collaborazione non è sempre sereno. Curiosa anche la gita prevista e poi saltata con la delegazione del Golfo. I qatarini ormai sono presenti dappertutto in Italia e con mezzi loro. Impressionarli e deliziarli è un' impresa non facile.
Ci si chiedeva anche chi e come, in ambito governativo e dirigenziale, si fosse preso la responsabilità di farli salire in barca. La spiegazione data sulla documentazione in arrivo di cui l' interlocutore sarebbe stato informato va considerata nel contesto della strategia difensiva.
La tempistica dell' annuncio del coinvolgimento dei nostri agenti, pervenuto nell' ambito della commemorazione nello stesso anno in cui la tragica vicenda è accaduta, spingeva a pensare che ci fosse qualche strano mistero oltre il classico caso di missione andata storta. O che si trattasse di una di quelle mosse mediatiche alle quali questo governo ci ha abituato.
Probabilmente è la procedura.
Insomma per i dati che abbiamo attualmente a disposizione non si può che pensare che si sia trattato di un evento tragico accaduto per volere divino.
Al Qada wal Qadar.
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