Si è trattato di una operazione di controspionaggio condotta su larga scala e in varie fasi che avrebbe passato al setaccio componenti militari, del governo di salvezza nazionale e di media tradizionali e social. Tutti al soldo di CIA, russi e Assad.
Questo spiegherebbe l'assenza dalla scena di Sheikh Abu Mariya al Qahtani il cui profilo mal si adatta ad operazioni che necessitano di precisione e riservatezza.
Dopo la riorganizzazione militare su un territorio tanto vasto quanto complesso da gestire, Sheikh Al Joulani dovrà fare a se stesso qualche domanda su come si è arrivati a questo punto.
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