Per gli italiani forse l’onore dell’attuale capo dell’Aise Giovanni Caravelli, ma comunque il silenzio. Mentre per Shimoni tanti elogi funebri. Lutto e molto altro, scrive Michele Giorgio sul Manifesto. Non tanto per ricostruire le cause della sciagura su cui lavora la magistratura –ma non soltanto-, quanto piuttosto per comprendere i motivi della riunione di 21 tra agenti del Mossad, ex ma non troppo ed operativi, e dell’intelligence italiana. remocontro
Comprendere che? Stiamo parlando (forse) di una operazione d'intelligence.
Caravelli non parla mai. Non ha parlato nemmeno questa volta.
Non ce n'era bisogno.
Come è ormai prassi consolidata per questo governo, ci sono state una nota inviata alla stampa e le dichiarazioni di cordoglio da parte del sottosegretario.
In un'epoca in cui fanno più notizia le rassicurazioni di Cohen e Maoz a mo' di assist ad un primo ministro che ha bisogno di una gita in Italia per sfuggire alle proteste in patria, Barnea ha colto la palla al balzo per ribadire il punto sull'Iran e rifarsi l'immagine.
Se proprio bisogna dirsi verità banali.
C'è il genitore di un ragazzino, accusato di terrorismo, che parla di equivoco. Evidentemente nessuno le ha spiegato la gravità di quello che avrebbe fatto, o che si apprestava a fare, il figlio. A quella madre bisogna dare spiegazioni.
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