Le président de la République a tenu à rappeler que la Tunisie demeure un pays sûr « malgré les tentatives désespérées de toucher sa stabilité ». Si le président de la République a salué les nombreux messages de solidarité issus de différents pays, il est revenu sur « les positions de certaines capitales ». Il a dénoncé dans ce sens les positions qui ont accusé la Tunisie d’antisémitisme. « Ils évoquent l’antisémitisme alors que nous sommes au 21e siècle. Ils veulent semer la division pour bénéficier de ce discours », a-t-il regretté. la presse tn
Antisemitismo e islamismo non sono il biglietto da visita migliore da presentare ad un interlocutore del tipo di Mohammed bin Zayed.
Quello che non è presumibilmente andato giù ai nostri, del discorsetto fatto dal "nuovo" ministro dell'interno a proposito della necessità di un maggiore coinvolgimento da parte dell'Italia sul fronte economico (investimenti e quindi lavoro per i giovani in modo da scoraggiare le partenze) è che ovviamente ciò è inteso a escludere un impegno ulteriore e strutturato sul fronte più strettamente connesso alla sicurezza. Anche un intervento mirato verso il solo dossier immigrazione-terrorismo può interferire in dinamiche interne al momento ancora molto fragili e poco stabili.
Ugly nel senso di disappointed. I nostri son tutti belli. E anche bravi.

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