LA MISSIONE dei servizi segreti italiani era già stata rivelata dal quotidiano Al-Sharq di Doha, Qatar. “Fonti sudanesi ci hanno riferito che ieri 11 gennaio 2022 il vicedirettore dell’intelligence italiana, Giovanni Caravelli, si è recato in Sudan, in una visita ufficiale non annunciata e durata solo alcune ore, durante la quale ha avuto colloqui con il vicepresidente del Transitional Sovereignty Council, il generale Muhammad Hamdan Dagalo e il direttore dell’intelligence sudanese, generale Ahmed Ibrahim Mufaddal”, scriveva Al-Sharq. “Si è discusso di questioni bilaterali e del dossier libico, oltre che sull’immigrazione clandestina. Le stesse fonti indicano che Giovanni Crivelli ha concluso una visita ufficiale in Ciad”. A Palazzo Chigi c’era Mario Draghi e agli esteri Luigi Di Maio. ilmanifesto
Poi ovviamente ci si potrebbe interrogare sull'uscita da parte del giornaletto di Doha.
All'epoca questa cosa l'avevo lasciata al mio agente di blu vestito perché non l'avevo ritenuta particolarmente significativa. E invece.
Il problema di avere un'intelligence militare é che ragionano con il cervello militare. Non basta addestrare una milizia per risolvere o almeno tamponare i problemi. I militari da noi hanno comunque buona stampa. Per quello probabilmente nessuno ne aveva scritto. Laddove l'intelligence diplomatica ragiona in modo un po' frufru'. E infatti gli strascichi di questi tipi di gestione sono ben rappresentati da guerre varie attorno al mondo.
Questo era il senso del balletto di Erdogan e signora con Dbeibeh e Aliyev.
A proposito di fenomeni che abbiamo contribuito a creare, qualche giorno fa Sheikh Al Joulani accanto ai "suoi" ministri si è lanciato in una disamina delle incongruenze rappresentate da questioni come quella delle donne alla guida delle automobili in Arabia Saudita. A suo parere l'errore commesso dai giuristi è stato quello di non avere conciliato negli anni l'interpretazione con gli usi del posto. Così lo stravolgimento da un giorno all'altro della regola ha solo creato confusione.
Ovviamente è stato criticato per avere avuto l'ardire di mettersi allo stesso livello della casa reale e dei sapienti. Hayat Tahrir è la dimostrazione del fatto che lavorando su altri fattori oltre a quello militare, e avendo tempo a disposizione, si possono raggiungere risultati migliori.
A proposito di intelligence in senso lato, segnalo una intervista rilasciata a La Verità dall'autorità delegata.
Update abbiamo saputo

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