"It is also important to continue dialogue with the Taliban. Boycotting them will only lead to polarization and reactions, whereas dialogue could be fruitful." The Afghanistan issue, he said, "is not a matter of victory or defeat but rather the failure to import a political system. Regardless of intentions, efforts made, or money invested, this experience in Afghanistan has collapsed after 20 years.” ..."We call upon all Libyan parties to preserve these gains and ensure the full implementation of what has been agreed upon on the political, economic and security tracks, and to successfully hold elections and work on reaching comprehensive reconciliation," Tamim bin Hamad UNGA
La batosta politica rifilata da presidente tunisino e re del Marocco ai gruppi sostenuti dal Qatar ha favorito la riconciliazione con Egitto e Stati del Golfo. Ha anche spinto il Qatar ad occuparsi con maggiore intensità dei dossier Iran e Afghanistan. Se non fosse per le mire di Putin su suolo africano, l'Italia potrebbe trarre vantaggio in Libia da un allentamento di pressione da parte di Egitto ed Emirati che per il momento possono ritenersi soddisfatti.
In Afghanistan il Qatar è riuscito ad imbarcare altri cittadini occidentali ma con l'aiuto di Khalilzad.
Il rimpasto di governo ha naturalmente preso in considerazione le minoranze.
Di donne nemmeno a parlarne.
La questione delle responsabilità dopo la presa in carico dell'aeroporto non sembra risolta.
Si può essere d'accordo che il muro contro muro non produce niente.
Ma se il Qatar non riesce ad ottenere per il momento risultati apprezzabili, noi cosa dovremmo fare?
Che tipo di dialogo?
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