Viene naturale, dopo aver letto gli articoli di Fausto Biloslavo e Vincenzo Nigro, immaginare scenari di governi o ministri salvati dalle insidie di questo avvenimento grazie ad una ricostruzione piuttosto vaga. O anche chiedersi chi effettivamente sia al timone del governo di questo Paese.
La versione fornita della Marina Militare non presenta in maniera chiara le dinamiche di quanto è accaduto quella notte. Si rendono necessari la disamina della documentazione riguardante le comunicazioni avvenute tra le 21 e le 22 e il confronto con le testimonianze disponibili.
Un dibattito costruito a livello parlamentare può diradare le nebbie che caratterizzano questa vicenda e garantire la trasparenza necessaria a tutelare il nostro sistema democratico.
Ciò consentirebbe l'apertura di un dialogo ancora assente, e necessario soprattutto in questo momento così delicato su vari fronti, tra governo e opposizioni.
L'AISE inoltre, che in questi anni ci ha abituato a veri e propri miracoli ma che in questo frangente è chiamato a uno sforzo che in gran parte esula dalle proprie responsabilità, riuscirebbe a lavorare senza essere sottoposto ad inutili pressioni che potrebbero compromettere anche la propria immagine a livello internazionale.
 
 
Nessun commento:
Posta un commento