La diffusione della cultura dell'intelligence in Italia è un'esigenza auspicabile e condivisibile.
In passato nell'immaginario italiano i Servizi hanno spesso evocato scenari opachi, anche in relazione a vicende che con l'intelligence nulla avevano a che fare.
Oggi per fortuna l'immagine del Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica è nettamente migliorata : una maggiore conoscenza dell'Agenzia, del suo peculiare ambito di lavoro, e dell'unicità della sua missione non potrà che contribuire a formare cittadini più informati, e di conseguenza più consapevoli.
Alberto Manenti intervistato da Paolo Salvatori (Spie, La Lepre Edizioni)
Kanal 7’nin Ankara Temsilcisiydim. Araçlarımızın plakaları önceden istenmiş, bir benzin istasyonu girişinde buluşma noktası bildirilmişti. Oradan eskort eşliğinde Atatürk Orman Çiftliği’ne götürülmüştük. O sayede esrarengiz bir havaya büründürülmüştü. Gözümüz siyah bantla da kapatılsa tam film gibi olacaktı.
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Ya da gazeteciler, MİT’in Libya şehidinin kimliğini ve oradaki faaliyetini ifşa etmekten niye tuttuklandı? Odatv’ye erişim, bu sebeple neden engellendi?
Kafa karışıklığını gidermek için, MİT’in aradaki farkı anlatması gerekmez mi?karar
Polemica a buon mercato.
L'intelligence moderna ha reclamato i diritti su quella parte di attività che una volta veniva resa nota anche attraverso i film di Bond.
Quello stesso Bond che Sergey Naryshkin (e non solo lui) adesso rigetta con forza.
Definire "show" l'inaugurazione di una sede può servire a rendere l'idea, ma è eccessivo e irrispettoso nei confronti dei novemila del MIT che lavorano in silenzio.
Il presidente Erdogan ha sottolineato una verità al giorno d'oggi ovvia, ma che spesso sfugge.
L'accesso alle informazioni è di fondamentale importanza non solo per la sopravvivenza di una nazione. Lo è per l'affermazione dei propri interessi.
In tale ottica è essenziale rendere nota la gamma d'informazioni che rendono chiari quegli interessi. In epoca passata si parlava di campagne d'influenza. Attualmente, anche in considerazione della concorrenza, si tratta di un meccanismo più complesso e raffinato che può passare attraverso la propaganda. Ma non solo.
Al giornalista è affidato il compito di fare da tramite rendendo il cittadino consapevole.
E' possibile farlo anche in contesti in apparenza difficili come quello turco.
Si tratta di qualcosa di diverso rispetto alla strumentalizzazione politica.
Il giornalista moderno deve diventare messaggero di segreti buoni. An Namoos.
Finché si ragiona in termini di regime/opposizione, si rimane nel campo degli stereotipi.
E si è parte dello spettacolo. A poco serve lamentarsi.
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