domenica 14 gennaio 2018

Aumenta la minaccia? Bisogna stringere le norme.

At the same time, CTA assesses that travel to Europe is still possible, for instance via third countries using stolen or forged travel documents.

Al-Qaida (AQ) still has ambitions to attack the West. AQ’s capability primarily lies with groups in North, West and East Africa and in Yemen, which primarily have a local focus.

Propaganda from IS and AQ is increasingly supplemented by propaganda from sympathizers with no official affiliation with the groups.

At the same time, calls are made for attacks on still more types of civilian targets by means of new attack methods, including methods tested in a conflict zone.

Attacks are primarily aimed at civilian targets and security authorities.
Attacks that are planned in one country but executed in another can be particularly difficult to prevent.

Within right- and left-wing extremist milieus in Europe, there is a will to use violence. Since 2015, a number of attacks, threats and acts of violence against refugees, asylum centres, religious minorities and political opponents have been perpetrated by people with extreme right-wing sympathies.

The Islamist milieus are in general less visible than previously. Recruitment for these milieus takes place across ethnic groups and mainly involves young men. There are, however, also women who play an active and independent role in Islamist milieus in Denmark, and who may have a radicalizing influence on other women, men and their own children.

militant Islamists will continue to attempt to attack symbolic tar- gets, primarily security authorities but also other authorities or public officials, individuals, institutions and events that may be perceived as offensive to Islam as well as Jewish targets.
Danish Security and Intelligence Service 2018 Assessment

La cooperazione e lo scambio di informazioni nei prossimi mesi saranno strumenti decisivi per ridurre il margine di rischio. E' necessario però che le interazioni tra i governi non siano limitate alla galassia della sicurezza. Ai Paesi a rischio bisogna fornire i mezzi per sviluppare politiche sociali ed economiche tali da coinvolgere le loro popolazioni in attività produttive e non criminali . Lo stesso bisogna fare in Occidente.
La marginalizzazione di categorie a rischio come i migranti, le donne, i carcerati, le seconde generazioni e i convertiti, costituisce la porta d'ingresso principale per il terrorismo. Il perdurare dell'incertezza nelle zone di guerra e la crescita delle destre in Europa incrementano in maniera esponenziale il senso di frustrazione dal quale originano le varie forme di radicalizzazione ed estremismo.
Da sempre le donne ricoprono un ruolo di grande importanza all'interno dei gruppi terroristici di matrice fondamentalista. Insegnano la religione, raccolgono fondi, incoraggiano a partire verso le aree di guerra, mantengono i contatti. La recente ondata terroristica e l'uso dei social media hanno esaltato questo ruolo. Le inchieste italiane hanno messo in evidenza la funzione centrale della figura femminile sia nei teatri del conflitto che in Italia.
A queste dinamiche va dedicata particolare attenzione.
Sotto il profilo strettamente militare si prospettano due tipologie di attacchi.
Quelli condotti da individui poco esperti e radicalizzatisi nel breve periodo e quelli invece realizzati da soggetti che possono vantare contatti o esperienze in aree di guerra . Relativamente semplici o poco elaborati i primi, ma di difficile individuazione se non già ravvisabili in seguito ad attività di monitoraggio, e di maggiore complessità i secondi.
Aumenterà anche il livello d'impiego della tecnologia.
A questo quadro bisogna aggiungere non solo il bisogno di ricostruire credibilità e capacità operative da parte di Daesh ed Al Qaeda, ma anche il fatto che le due organizzazioni entreranno in competizione tra loro in maniera sempre più esasperata.
L'ondata di violenza che ha colpito nelle ultime settimane il nostro Paese, rendendo vittime categorie alle quali per tradizione culturale e religiosa grande rispetto è da sempre tributato (madri, insegnanti, persone anziane, bambini), colpite tra l'altro da ragazzini o persone molto giovani, impone un'ulteriore riflessione sullo stato precario nel quale versa l'impianto etico in Italia. Fattore questo, che favorisce l'attrattiva delle ideologie estremiste presso le categorie esposte.
Sono necessari interventi sociali tali da costruire un baluardo all'interno delle famiglie e delle scuole. E politiche inclusive in grado di contrastare la retorica dell'estrema destra.

Segnalo l'intervento (Radio Radicale) come al solito molto tecnico e dettagliato del prefetto Soi a proposito della legislazione attuale alla quale si è arrivati tenendo conto dell'evoluzione del fenomeno criminale.
Il problema di questo tipo di approccio è che, contestualizzando molto poco e costruendo l'accusa sull'interpretazione delle intenzioni, si va ad incidere sui fattori che determinano l'adesione all'ideologia terroristica e sui quali si può intervenire in fase di prevenzione.
Quando si legge sul giornale che in tribunale il magistrato si è convinto della colpevolezza dell'imputato perché questi ha pregato per un terrorista morto, dando quindi all'obbligo religioso il significato di avallo, allora il musulmano si sente vittima di un sistema che mette sotto accusa la religione e i credenti a prescindere.
Se si aggiunge che nel nostro Paese c'è un basso livello di cultura digitale e anche poca trasparenza, i resoconti stampa sulle inchieste, in fase d'indagine prima e nel corso del processo poi, hanno un effetto devastante sull'individuo che inizia a maturare un senso di diffidenza nei confronti dello stato che può evolvere in radicalizzazione.
Indubbiamente in un Paese in cui scarseggiano le politiche sociali e la prevenzione, che si fanno a scopo di propaganda e in maniera aspecifica, una legislazione repressiva è l'unico modo per ridurre il margine di rischio.
A questo punto bisogna però integrare il fine ragionamento del prefetto Soi con le dichiarazioni in forma anonima di alcuni funzionari di polizia che, appena approvato il decreto dissero, che si tratta di una legge fatta apposta per liberarsi di un po' di gente scomoda.
Che è poi quello che pensano molti musulmani in Italia.
Ma come dargli torto ?

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