wired italia
Il suo modo di invocare: mamma, aiutami. E la mamma lo ha aiutato. Li ha tracciati, quella banda di vigliacchi, li ha identificati. Sette ragazzini, tre dei quali ragazze, tutti compagni di scuola al Mazzini di Napoli, ancora una volta al borghese Vomero che pare non si faccia mancare nulla. Si è presentata a sporgere denuncia al commissariato Vomero dopo aver fatto la sua personale istruttoria.
ilmattino
Trentasei amici cliccano "mi piace" alla frase scritta su Facebook, senza capire che Giovanni faceva sul serio. Poi chi lo conosce e lo chiama scherzosamente «cucì» o «fratellino» comincia a scrivere: «Finiscila di fare il cretino, vieni in chat ti devo parlare», «Giov… fai il serio». E Giovanni interviene e risponde: «Ma il mondo va a rotoli... fra un paio d'anni dove e come ci ritroveremo,.. nessuno lo sa». Un altro amico scrive a Giovanni: «Ma che hai?». E lui: «Niente tranquillo» seguito da una faccina sorridente.
ilmessaggero
Il 14 Ottobre del 2012 una ragazzina di quindici anni che i genitori sapevano a scuola per averla accompagnata lì, sedeva su una panchina della stazione di St. Pancras in Gran Bretagna.
Al sopraggiungere di un treno, la telecamera l'ha inquadrata mentre si alzava di corsa.
Il macchinista non è riuscito a frenare in tempo e Tallulah è deceduta in ospedale a causa dei gravi traumi riportati.
Un paio di anni prima, la madre aveva notato strani comportamenti e sbalzi d'umore.
Così l'aveva portata da uno psichiatra, il quale le aveva diagnosticato una forte depressione.
Nonostante le cure e l'attenzione della famiglia, Tallulah peggiorò.
Si isolò e apri un blog su Tumblr, sul quale postava tutti i suoi pensieri negativi e le foto dei tagli che si faceva in continuazione sulle braccia.
La mamma lo scoprì e chiese ai gestori del network di cancellarlo.
Fu accontentata ma non servì a molto.
A oggi la madre è pienamente convinta che la sua morte, sia dovuta alla caduta della ragazza nelle grinfie di un mondo digitale tossico.
E' vero che allo stato attuale non vi sono dati certi sulla relazione tra suicidio e internet o social media, e nemmeno tra suicidio e cyber-bullismo.
Anzi spesso Facebook giunge in soccorso di persone che lanciano l'allarme e vengono salvate.
In Italia ci sono stati diversi casi.
Però è anche vero, che quando i problemi iniziano al di fuori della rete, come nel caso di Tallulah che cadde in depressione dopo la morte della nonna, l'ingresso nel mondo virtuale non li risolve affatto.
I social networks, specie per i ragazzi, costituiscono un mezzo eccezionale per crescere in armonia, perchè permettono di allargare il proprio giro di amicizie, di sviluppare una visione globale della realtà e soprattutto di rafforzare il carattere.
D'altro canto però, stare su un social, crea sovraesposizione.
Vengono esaltate le qualità fisiche e anche intellettuali.
Va da se, che nel perverso meccanismo del bullismo, da un lato abbiamo un adolescente che invece di socializzare si isola e trasforma la propria invidia nei confronti degli altri, in rancore e vendetta.
Dall'altro c'è un ragazzo che non è riuscito a fruire a pieno delle potenzialità del network, e il cui carattere si è invece indebolito ed è esposto alle angherie del bullo.
Un uso corretto dei social media deve essere ispirato dalla famiglia, dalla scuola e dagli amici.
Tutti assieme devono tendere ad una realizzazione armoniosa della vita, che inizia nella realtà e prosegue nel mondo virtuale.
E' indubbiamente necessario conoscere norme e mezzi per difendersi quando si sta su internet, ma tutto inizia dallo stabilire relazioni civili con il prossimo.
I ragazzi devono imparare a trattare le persone su internet, nellla stessa maniera in cui interagiscono con quelle del mondo reale.
Se un obiettivo del genere viene raggiunto, ai primi segni di negatività ravvisati sulla timeline di un amico, verrà naturale avvisare gli altri o la famiglia per far scattare un campanello d'allarme.
Facebook ha una pagina apposita nella quale riportare questi segnali, ma se l'allerta viene data dalla comunità di appartenenza, ciò rafforzerà il legame tra i suoi componenti e renderà l'intervento di soccorso più efficace.

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